INFILTRAZIONI MALAVITOSE IN MOLISE, L’ALLARME DEL DIPARTIMENTO ANTIMAFIA

Nella nostra regione 347 sono stati i cosiddetti reati spia, e di questi 131 sono imputabili alla cosiddetta criminalità organizzata. E’ quanto emerge dal Rapporto semestrale della Dia, il dipartimento investigativo antimafia. Andando invece nello specifico sui reati potenzialmente collegabili all’emergenza covid inatto, per il Molise vengono individuate 54 operazioni sospette che hanno visti concentrati gli inquirenti. Rispetto a quanto accaduto nel 2020, la Direzione Investigativa Antimafia pone l’attenzione ancora una volta sulla vicinanza con regioni nelle quali le mafie sono molto forti, come la Campania e la Puglia. Proprio la vicinanza con la Campania, secondo la Dia, ha determinato una migrazione in Molise di breve durata di pregiudicati di origini napoletane e casertana. Tra le operazioni riportate nel Rapporto e che hanno fatto segnare il maggiore peso, quella denominata Piazza Pulita’, scattata il 20 maggio2020 che ha fatto emergere l’esistenza di tre diversi sodalizi che oltre al traffico al commercio di cocaina eroina e hashish destinate alla provincia di Campobasso, mettevano in atto anche estorsioni, minacce a mano armata, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego di denaro di provenienza illecita. Sempre nel rapporto viene citata inoltre anche l’operazione ‘Fake cars’, conclusa il 4 giugno 2020 dalla Guardia di finanza nei confronti di sei persone, quattro delle quali di Lucera, in provincia di Foggia. Persone ritenute responsabili di reati in materia di stupefacenti, armi e ricettazione tra Lucera e la provincia di Campobasso, a ulteriore dimostrazione dei tentativi di infiltrazione della mafia foggiana in Molise.