CONSORZIO DI VENAFRO, ELEZIONI BOLLENTI

Scottano le elezioni per il rinnovo delle cariche consortili del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, indette per il prossimo 26 ottobre. Sono circa 5.000 votanti e due le liste

A preoccupare sarebbero i dati economico-finanziari dell’ente così come la gestione del personale queste ultime relative ad assunzioni, contratti, turnover e spese. E sull’argomento si registra anche una interrogazione urgente in consiglio regionale a firma della capogruppo del Pd, Micaela Fanelli. In particolare, si chiede, se siano stati inoltrati, approvati o avallati (anche per decorso dei termini) i bilanci preventivi e consuntivi relativi agli esercizi dal 2019 al 2023; se siano stati segnalati rilievi dal Revisore Unico o dalla Corte dei Conti e quali azioni correttive siano state intraprese; l’esistenza di contenziosi rilevanti (giudizi, arbitrati) e la loro risoluzione. Sul Piano di Organizzazione variabile del personale, i dubbi, in particolare, relativamente ai criteri di trasparenza nelle procedure pubbliche di assunzione (concorsi, mobilità, promozioni) e il rispetto dei vincoli di spesa.
Una situazione che potrebbe compromettere proprio la vita stessa del Consorzio di bonifica della piana di Venafro. E, poi, c’è anche una questione politica. A contendersi la guida del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro sono due liste. Quella di “Acqua, Ambiente e Agricoltura”, sostenuta dalla consigliera regionale Stefania Passarelli, che presenta tra i candidati il presidente uscente Raffaele Cotugno, e, poi, la lista “Autonomia e Futuro per la Piana” che si propone come alternativa civica e territoriale, con l’obiettivo di rafforzare la partecipazione dei consorziati e promuovere una gestione più inclusiva e trasparente. La lista sarebbe sostenuta dal sindaco di Venafro Alfredo Ricci e da quello di Sesto Campano Eustachio Macari. In ogni caso, a preoccupare è proprio la situazione economica del Consorzio a preoccupare