Acqua alla Puglia, monta la protesta

Una vicenda tutta da chiarire quella legata all’iniziativa messa in campo dalla Regione Puglia e dal consorzio della Capitanata in merito al progetto di captazione dell’acqua dal Liscione e, attraverso una condotta di 10 chilometri, trasferita all’invaso di Occhito. Qualcosa come 50/70 milioni di metri cubi d’acqua. “E’ in corso un’interlocuzione tra i presidenti della Regione Puglia Michele Emiliano e della Regione Molise Donato Toma”, hanno detto i vertici dei due enti pugliesi in attesa della definizione che appare, però, prossima. Anzi, il ‘patto dell’acqua’ tra Molise e Puglia, viene data per certa con la previsione di un ristoro al Molise di 7 centesimi a metro cubo per un totale annuo di 5 milioni di euro. Una cifra, però, che appare irrisoria e tra l’altro va a fare a pugni con i mancati ristori della stessa Puglia al Molise per l’acqua che beneficia dall’invaso di Occhito. E grazie all’acqua molisana saranno irrigate le distese di colture pugliesi e sarà assicurato un regolare approvvigionamento idrico nelle abitazioni della Capitanata. Una questione che era già rimbalzata mesi addietro quando iniziò a fare capolino nelle pieghe del confronto tra le due regioni e alimentò una polemica che sfociò anche in Consiglio regionale ma senza una definizione. Ora, il passaggio fatto in Puglia torna a porre in evidenza la necessità di un piano specifico per la tutela delle acque e, anche, per gli eventuali ristori in termini di fondi o di infrastrutture