118, RIMBALLO DI COMPETENZE TRA REGIONE E ASREM

Ora, è pieno marasma per il servizio di emergenza 118.

Dopo l’improvvida lettera della direzione regionale della Salute con la quale il dirigente ha diffidato le associazioni che svolgono il servizio a fermarsi immediatamente, in attesa di mettersi in regola con quanto previsto dai recenti decreti commissariali, ora la palla è stata girata all’Asrem perché si riesca ad uscire dal tunnel nel quale ci si è andati ad infilare.

Ricordiamo che qualora dovessero fermarsi le ambulanze, così come da diffida, circa l’80% del territorio molisano non verrebbe più coperto dal servizio.

Servizio 118 che, fino ad oggi, è uno dei pochi che ha sempre funzionato al meglio e, soprattutto, garantendo la necessaria tempestività.

Ma in gioco, a questo punto, è anche la necessità di una nuova contrattazione.

Al momento, l’Asrem rimborsa le associazioni per 51 euro al giorno del costo dell’ambulanza e di circa altrettanto come rimborsi per il costo del personale.

Cifre che, dinanzi alla necessità di aggiornare i mezzi e dello stesso personale, sono misera cosa rispetto ai reali costi.

Situazioni che restano in piedi in attesa di una definizione che tarda a venire e non sarebbero poche le associazioni pronte a fermarsi del tutto non assicurando più il servizio.

Al di la di quanto avutosi ora con la lettera della Regione Molise, tocca proprio alla regione decidere cosa vuole farne del servizio 118 a distanza di 21 anni dal suo avvio.

Almeno, per evitare il marasma nel quale rischia di precipitare