118, LA REGIONE DIFFIDA A MUOVERE LE AMBULANZE. NUOVO PASTROCCHIO

Come un fulmine ciel sereno per quanti gestiscono attualmente il servizio di 118 in Molise. La Regione Molise, dipartimento della salute, ha comunicato che a seguito di alcune ispezioni del Nas ci sarebbero delle anomalie nel sistema. Per cui, si diffidano le associazioni a porre in essere il servizio praticamente da subito. Ciò significa che delle 17 postazioni operanti in essere ne resterebbero solo cinque. In piena emergenza sanitaria, in piena estate si bloccherebbe di colpo il servizio di emergenza sanitaria del 118. Secondo il dipartimento della salute della regione Molise, sarebbero state riscontrate delle anomalie in termini burocratici riguardo posizioni di accreditamento e quant’altro. Ma, è questa la riflessione, si può procedere attraverso l’immediata sospensione del servizio in attesa di mettersi in regola? O, piuttosto, non si sarebbe potuto procedere all’assegnazione di qualche giorno per definire i passaggi burocratici che mancherebbero? Già è in atto la criticità in tre postazioni, per 30 comuni per 27mila abitanti le cui ambulanze sono rimaste senza medico a bordo. Ora, ci si mette la burocrazia a fare rischiare la sospensione immediata di un servizio che è l’ultimo rimasto ancora a funzionare in maniera decente. Ma se è vero che è stata la regione a chiedere la sospensione immediata del servizio e dinanzi ad una chiamata d’urgenza l’ambulanza non parte chi è responsabile del mancato soccorso? Potrebbe figurarsi l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio. A se l’ambulanza dovesse incappare in un posto di blocco potrebbe a sua volta essere pesantemente multata perché la Regione ha inviato questa nota anche alle forze dell’ordine. Ancora una volta siamo in pieno caos e dinanzi a un servizio di emergenza come il 118