Metropolitana leggera, a chi servirà?

In tanti ci hanno scritto in redazione sulle fermate in città della cosiddetta Metropolitana leggera. Interdetti alle persone gli accessi ma già sono piene di scritte murali nonostante nelle ore notturne pienamente illuminate e senza una ragione. Mentre, fanno notare i lettori, per quella che dovrebbe essere la fermata della metropolitana leggera di via Duca d’Aosta, alle spalle dei campi da tennis della piscina comunale, il viale è privo di illuminazione. Il che appare con evidenza come un assurdo. Ma l’assurdo è proprio l’intero percorso della cosiddetta metropolitana leggera voluta dall’allora Paolo di Laura Frattura presidente della Regione e che nessuno, in seguito, ha inteso porvi mano nonostante l’esborso di 24 milioni di euro per una linea che non serve praticamente a nessuno. Ad oggi, tra l’altro, è tutto ancora in alto mare e restano solo i lavori effettuati e che rischiano di deperire nel degrado. Ma le domande poste su chi dovrà andare a beneficiare di un sistema metropolitano da Matrice a Boiano non hanno trovato alcuna risposta plausibile. Come risposta plausibile non c’è sul dato della linea da Campobasso a Termoli chiusa da anni e che, dunque, rende inutile il tratto della cosiddetta metropolitana in quell’area. Le risposte si trovano proprio nelle immagini inviateci dai nostri telespettatori. Stazioni fantasma.