Legge sull’editoria, un pasticcio senza fine: Paola Matteo relatore della Proposta

Gira e rigira sulla questione dell’editoria la frittata è sempre pronta. La quarta commissione regionale, nella quale è approdata la proposta di legge che va a modificare, ancora una volta, la legge regionale per l’editoria in tema di cumulabilità dei contributi nazionali e regionali, ha nominato al suo interno come consigliere relatore, Paola Matteo. Un caso limite se si pensa che proprio il consigliere Matteo, unitamente ad altri colleghi, il 12 novembre 2018 presentava in Quarta Commissione una proposta di legge per l’Interpretazione autentica di norme previste dalla disciplina del sostegno all’editoria locale. La proposta di legge prevedeva la cumulabilità dei contributi previsti per l’editoria dalle leggi nazionali e da quelle regionali. Una proposta in dispregio della stessa sentenza del Consiglio di stato del 10 ottobre 2018,  che riteneva come tale passaggio fosse non legittimo.  La Quarta Commissione dove, pure, il consigliere Paola Matteo è componente,  in data 26 novembre 2018 la licenziava per l’approvazione in Consiglio regionale. In appena 14 giorni, praticamente un record, la proposta di legge veniva iscritta d’urgenza in Consiglio regionale e votata da 10 consiglieri. L’inciampo, però, si sarebbe avuto in Consiglio dei ministri che ha ritenuto bloccarla per inviarla alla Corte costituzionale. A seguito di pressioni, la Giunta regionale ora ha riproposto un altro testo, sempre inerente lo stesso argomento e inviato in quarta commissione che ha nominato come consigliere relatore la stessa Paola Matteo  che, evidentemente, questa legge conosce bene per essere stata, a suo tempo,  una delle proponenti e averla vista bocciata dal governo. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.