“Le aree interne siano al centro dell’azione di Governo”: è l’Anci Molise a rilanciare il tema

 “I piccoli comuni, montagna, aree interne e innovazione siano al centro del lavoro del nuovo Governo per coesione e crescita inclusiva e sostenibile del paese”. Questo quanto affermato dall’Anci Molise che rilancia la questione dei territori montani e delle istanze dei piccoli comuni, a favore del “superamento dei divari economici, sociali, digitali”. “Rispetto agli enti locali, nessuno deve dimenticare che i piccoli comuni sono la spina dorsale della democrazia e della partecipazione, come sancito dalla legge 158 del 2017, articolato da attuare pienamente con investimenti, risorse, progettualità condivisi con le autonomie. in una importante e necessaria riforma degli enti locali e delle regioni non deve venir meno il ruolo delle comunità e la capacità degli amministratori (sindaci, assessori e consiglieri, dei comuni, delle comunità montane e delle unioni montane, per i quali va garantita migliore dignità) di assicurare migliori servizi, nonché opportunità di sviluppo sociali ed economiche. L’Anci conferma la disponibilità al governo e al parlamento di operare in tutte le sedi istituzionali. Particolare attenzione, chiede  l’Anci, dovrà essere dedicata alle tematiche ambientali, all’attuazione della legge sulla green economy 221 del 2015, alla prevenzione del dissesto idrogeologico e sismico, alle energie rinnovabili e al risparmio energetico e soprattutto alla ricostruzione e alla rigenerazione delle aree colpite dal terremoto. Ripensare in questi paesi del centro-Italia il futuro del Paese è indispensabile e urgente. i sindaci e gli amministratori locali devono poter avere una particolare attenzione, in stretta intesa e sinergia con le imprese e con il terzo settore. I nostri borghi – continua l’Anci – sono scrigno di arte, cultura, storia, paesaggio, risorse naturali come acqua e foreste, sono la forza dell’Italia e capaci di generare posti di lavoro attraverso nuove imprese smart, moderna agricoltura, turismo d’eccellenza. Dalle tantissime buone pratiche, vogliamo  con il nuovo governo  – conclude l’Anci – passare a strutturate politiche durature, grazie a investimenti, norme differenziate per i territori montani e le aree interne, una fiscalità più giusta e peculiare, innovazione quale vettore di posti di lavoro e benessere equo e sostenibile”.