GIOVANNI FLORIS (LA 7) INTERVISTA I CANDIDATI PRESIDENTE DEL MOLISE

Il Molise ancora alla ribalta nei giorni che precedono le elezioni. A porre l’accento sui temi caldi della regione, questa volta c’ha pensato Giovanni Floris, noto conduttore della trasmissione “Di martedì”, in onda tutte le settimane su LA7. Così, tra i volti della politica nazionale – presenti ieri tra gli altri, Pierluigi Bersani e Maurizio Martina – sono comparsi in prima serata anche quelli meno noti di Donato Toma, candidato per il centrodestra, Andrea Greco per i cinque stelle e Carlo Veneziale per il PD.

“Il Molise è un territorio che soffre una situazione di povertà molto seria. Qui ci sono seimila famiglie a rischio esclusione sociale che non riescono a fare due pasti al giorno” – ha tuonato l’esponente grillino, in risposta ad una domanda del conduttore sul reddito di cittadinanza.

Subito dopo, il turno di Toma al quale Floris ha chiesto come mai avesse deciso di dedicarsi alla politica. “Sono un professionista che ha avuto molto in ogni ambito; ho pensato che in una situazione emergenziale come quella del Molise, dovessi dare e non più ricevere né dalla vita, né dalla professione né dalla regione. Sarò il baluardo contro le camorre, ha chiosato il presidente della camera di commercio”. Per Veneziale invece la parola d’ordine di queste elezioni è “lavoro, lavoro, lavoro” sulla strada di un modello che terrà insieme imprese e lavoratori, consentendo alle aziende di crescere solo facendosi carico di assumere chi un lavoro non lo ha mai avuto.

È quindi sempre più crescente l’attenzione che i media stanno riservando alle “Molisarie”, tuttavia a stemperare il clima c’ha pensato Antonio di Pietro: “Ma quale Ohio? Il Molise è un condominio, si conta voto a voto, valgono le logiche locali” – ha dichiarato l’ex pm il cui figlio, tra l’altro, è candidato nelle fila del centrosinistra.